Instabilità al capolinea. Sull’Etna si apre un weekend ampiamente soleggiato
La fase perturbata scandita da precipitazioni di entità eccezionale, danni e allagamenti sul catanese ionico e in alcune località del siracusano è ormai giunta ai titoli di coda. La blanda circolazione depressionaria associata al flusso di correnti umide e instabili dai quadranti orientali, infatti, nelle prossime ore verrà colmata dalla progressiva rimonta dell’anticiclone delle Azzorre.
Sull'area etnea il fine settimana trascorrerà all’insegna di sostanziali condizioni di bel tempo, con cieli in prevalenza sereni o poco nuvolosi in un contesto termico non lontano dalle medie di inizio dicembre. Le temperature si manterranno su valori prossimi o lievemente superiori a quelli tipici del periodo. Condizioni gradevoli in pieno giorno grazie all’ampio soleggiamento, con massime fino ai 16/18°C sul catanese costiero e sui settori pianeggianti, in leggero calo nella giornata di domenica; freddo in serata e al primo mattino, con elevata escursione termica diurna e minime diffusamente inferiori ai 10°C, ad eccezione delle città costiere. Sull'Etna la quota dello zero termico si attesterà tra i 2800 e i 3000 metri di quota. Ventilazione debole dai quadranti settentrionali.
TENDENZA SUCCESSIVA
Archiviata la fase molto umida e piovosa, la circolazione atmosferica tenderà a divenire più tipicamente invernale sulla nostra isola. ‘Leit motiv’ del quadro sinottico europeo sarà la compresenza di un robusto anticiclone tra il Mediterraneo centro-occidentale e le Isole Britanniche e di un lago d’aria gelida sull’Europa nord-orientale, tra le Repubbliche Baltiche e la Russia. Ad inizio settimana un primo impulso d’aria fredda coinvolgerà i Balcani, sfiorando soltanto le regioni meridionali italiane: tra il 12 e il 13 dicembre in Sicilia è atteso, pertanto, un moderato calo delle temperature sotto una ventilazione dai quadranti settentrionali; scarsi, tuttavia, gli effetti in termini di precipitazioni, limitate perlopiù a qualche pioggia sparsa sul messinese tirrenico, senza alcun tipo di criticità. Un secondo impulso freddo, più consistente del precedente, potrebbe farsi strada intorno a metà mese, ma gli eventuali effetti sulle regioni meridionali andranno analizzati nei prossimi aggiornamenti.
BOLLETTINO NEVE
La fase perturbata di questa settimana lascia in eredità un discreto innevamento limitato alle alte quote dell’Etna e insufficiente per la partenza della stagione sciistica. Il manto nevoso si aggira intorno ai 15/20 cm tra i 2200 e i 2400 metri di altitudine e sfiora il mezzo metro alle quote sommitali del vulcano; una condizione favorevole al solo freeride. Neve assente alla base degli impianti sciistici, sia a Monte Conca – Piano Provenzana, sia al Rifugio Sapienza. Nei prossimi giorni non sono attese condizioni favorevoli a nuovi apporti nevosi. Quantomeno improbabile l’apertura prima della terza decade di dicembre. Vi terremo aggiornati.