Catanese nella morsa del maltempo: 270 mm a Canalicchio, numerosi disagi e allagamenti
di Andrea Bonina | 6 dicembre 2016
La preannunciata fase di maltempo sta assumendo carattere di eccezionalità nel catanese. Tra Catania e Acireale in meno di 24 ore sono caduti oltre 250 mm di pioggia. Un quantitativo esorbitante, tra i più copiosi dell’ultimo ventennio, che ha messo in ginocchio la viabilità delle arterie catanesi, ivi compresa l’autostrada A18 nel tratto Catania-Fiumefreddo. Allagata la residenza universitaria Oberdan, Via Etnea in serata si è trasformata in un torrente in piena e l'acqua ha invaso persino i binari della metropolitana nel nuovo tratto Stesicoro-Galatea. Nell’area etnea domani scuole chiuse ad Aci Bonaccorso, Aci Castello, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Aci Trezza, Acireale, Belpasso, Bronte, Giarre, Maletto, Maniace, Mascalucia, Nicolosi, Paternò, Pedara, Randazzo, Riposto, San Giovanni La Punta e Viagrande. Regolarmente aperte, ma con la scure di una viabilità che rischia di essere quantomeno compromessa, le scuole e l’Università di Catania.
I nubifragi traggono origine da un flusso di correnti umide orientali in ingresso dallo Ionio che va ad interagire con la morfologia della costa catanese e con i pendii etnei, in un contesto sinottico ad elevato wind shear verticale: si generano, così, ammassi nuvolosi particolarmente consistenti, in grado di dar luogo a fenomeni intensi e persistenti per diverse ore, in un quadro che tende a mantenersi semi-stazionario.
ANCORA MALTEMPO. Sul fronte previsionale non giungono buone notizie: i venti di Levante al suolo e sudoccidentali in quota continueranno a mantenere perturbate le condizioni atmosferiche anche nelle prossime 24/36 ore, alimentando nuovi rovesci, talvolta intensi ed in grado di apportare ulteriori criticità di carattere idrogeologico e idraulico. Saranno ancora una volta i settori ionici quelli maggiormente esposti al rischio di fenomeni intensi, con particolare riferimento al basso messinese, all’etneo orientale, al catanese costiero e all’alto siracusano. In quest’area si consiglia di limitare gli spostamenti stradali e di tenersi lontani dagli alvei di torrenti e fiumare stagionali che, come nel caso odierno del Platani, potrebbero andare incontro a piene ed esondazioni. Precipitazioni più irregolari e d’intensità più contenuta sulle restanti aree regionali. Probabili nevicate sull’Etna oltre i 2300 metri di altitudine.
MIGLIORA NEL WEEKEND. La giornata di giovedì 8 dicembre trascorrerà probabilmente ancora all’insegna dell’instabilità, più accentuata tra catanese e siracusano costiero; ultimi strascichi piovosi, via via sempre più relegati alle province sudorientali, nel corso di venerdì 9, in concomitanza con la rotazione dei venti da Levante a Grecale. Nel fine settimana finalmente il tempo tenderà a farsi più stabile e asciutto.
ALLERTAMENTI. Sulla scorta delle previsioni meteorologiche e degli effetti attesi sul territorio, il Dipartimento Regionale della Protezione Civile ha emanato, per la giornata di MERCOLEDI 7 DICEMBRE, un’allerta meteo di livello arancione (fase operativa: ‘preallarme’) per il rischio idrogeologico sul settore centro-orientale, nei bacini A, F, G, H e I. Rientrano nel livello arancione anche Messina, Catania, Siracusa e Ragusa. Il testo dell’avviso n.16342 prevede: “Precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, sulla Sicilia orientale, con quantitativi cumulati da elevati a puntualmente molto elevati; sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, sui restanti settori, con quantitativi cumulati moderati”.