Le temperature gelide di fine anno e le cumulate pluviometriche del 2016 nelle località etnee
Con l'arrivo di San Silvestro l'ondata di gelo di fine anno è giunta alla conclusione ed è tempo di bilanci. L'irruzione d'aria fredda dalla porta dei Balcani oltre alle nevicate su numerosi comuni etnei lascia in eredità temperature minime particolarmente rigide. Dai dati MeteoSicilia e SIAS spiccano tra tutti i valori di Serra La Nave con -11°C e di Piano Provenzana con -10°C; in assenza di rilevamenti effettivi, è facile ipotizzare minime vicine ai -16/-18°C sui crateri sommitali dell'Etna, oltre i 3000 metri di altitudine. La colonnina di mercurio si è portata a ridosso dei -5°C intorno ai 1000 metri (eloquente il dato di Maletto, per altro non definitivo) e si è mediamente attestata tra -3 e 0°C alle quote di media e bassa collina (significativi i valori di Nicolosi, Randazzo, Pedara, Belpasso e Bronte). Termometri di poco superiori allo zero sul catanese a quote pianeggianti e basso collinari, dove per altro nel clou dell'irruzione gelida sono giunti fiocchi misti a graupel.
Si chiude un 2016 dai due volti sotto il profilo pluviometrico. I valori cumulati per gran parte dell'anno si sono mantenuti sensibilmente inferiori alle medie alle pendici dell'Etna, prima di un dicembre eccezionalmente piovoso che ha contribuito ad innalzare le pluviometrie del 30-40% lungo la fascia ionica, fino a superare in qualche caso i valori climatici trentennali di riferimento. Fondamentale la persistenza di blande circolazioni depressionarie associate al richiamo di correnti umide e perturbate dai quadranti orientali, in interazione con la morfologia etnea. Situazione antitetica sulla fascia occidentale del vulcano, dove l'anno chiude sostanzialmente in media al termine di un dicembre contraddistinto da apporti poco significativi. Acireale, e più precisamente la frazione di Santa Maria degli Ammalati, con quasi 1200 mm annui doppia, di fatto, il valore di Bronte (576 mm). Questione di versanti. Sugli scudi anche Nicolosi e i quartieri pedecollinari di Catania per effetto dello stau.
I primi giorni del 2017 non dovrebbero riservare fenomeni particolari: tempo più che discreto su tutto il catanese, con temperature, tuttavia, ancora rigide nelle ore notturne. Nel corso del mese di gennaio con l'anticiclone delle Azzorre sbilanciato tra l'Atlantico e la Penisola Iberica potrebbe evidenziarsi la tendenza a nuovi afflussi di aria fredda dall'Europa nordorientale in direzione dei Balcani e del basso Mediterraneo. Ne riparleremo.
A tutti i Lettori di MeteoEtna.com giunga l'augurio di un Sereno 2017.