Sicilia orientale: tra mercoledì e giovedì l’ultimo atto del maltempo. Nuove nevicate sull’Etna
📌 di Andrea Bonina | 20 dicembre 2016
In linea con le attese della vigilia, la giornata odierna è stata contraddistinta da precipitazioni abbondanti e diffuse su tutto il catanese, più significative lungo la fascia ionica ed in particolare sui versanti nordest, est e sudest dell'Etna. I maggiori valori cumulati si evidenziano a Zafferana (166 mm), Linguaglossa (122 mm) e Trecastagni (103 mm). Il picco più significativo della regione si localizza sul vicino messinese, con 201 mm ad Antillo: conseguenza di temporali autorigeneranti sottovento all'Etna, con asse tra il versante nordorientale e la dorsale dei Peloritani.
Le precipitazioni a regime di nubifragio non hanno risparmiato le località sciistiche: a Piano Provenzana la pioggia ha più che dimezzato il manto nevoso. A causa di un importante richiamo mite da Scirocco e del conseguente innalzamento dello zero termico, la quota delle nevicate si è attestata oltre i 2200/2300 metri. Notevole il divario tra le diverse fasce altimetriche: mentre alla base degli impianti non si va oltre qualche centimetro umido, nelle piste oltre i 2500 metri probabilmente si supera il metro di neve.
VERSO UN NUOVO PEGGIORAMENTO. Nelle prossime ore si concretizzerà la terza e ultima fase di questa lunga ed intensa ondata di maltempo. Un nuovo fronte instabile raggiungerà la fascia ionica in seno ad una vivace ventilazione orientale. Aria mite e umida richiamata dal ciclone extratropicale presente a largo della Sardegna interagirà con infiltrazioni più fredde e secche in discesa dai Balcani, favorendo la genesi di nuovi nuclei forieri di precipitazioni a prevalente carattere di rovescio. Clou dei fenomeni atteso tra il pomeriggio-sera di mercoledì e l'alba di giovedì 22, con i massimi effetti ancora una volta riservati alla fascia orientale e meridionale dell'Etna per forcing orografico; fenomeni più blandi, invece, alle pendici occidentali.
Attenzione alle temperature: complice l'intrusione di aria moderatamente più fredda, la quota dello zero termico tenderà gradualmente ad abbassarsi e con essa il limite delle nevicate. Dopo una fase ibrida tra la pioggia e la neve tra i 1800 e i 2100 metri, i fiocchi torneranno probabilmente ad avere la meglio anche alla base degli impianti entro la notte tra mercoledì e giovedì. Possibili, dunque, nuovi apporti nevosi a Piano Provenzana - Monte Conca e al Rifugio Sapienza, fondamentali nell'ottica dell'agognata apertura della stagione sciistica. Pochi decimi di grado potrebbero risultare decisivi.
Sarà di fatto l'ultima chance prima di Natale. Da venerdì 23, infatti, tornerà l'anticiclone delle Azzorre e il tempo volgerà ad un sensibile miglioramento. Dicembre si concederà una tregua dopo diverse settimane all'insegna di precipitazioni eccezionali.