Quando la nebbia proviene dal mare: la Lupa avvolge i litorali catanesi e blocca Fontanarossa
📌 di Andrea Bonina | 24/03/2017
Primi tepori tardo primaverili, prime nebbie da avvezione. Tra la fine di marzo e la prima metà di aprile le coste mediterranee a fasi alterne possono essere interessate da banchi di nebbia più o meno fitti che si generano sul mare. E' il caso odierno del litorale ionico compreso tra Catania e il basso messinese: da Ognina a Letojanni, la fascia costiera è attualmente soggetta a notevoli riduzioni di visibilità che stanno arrecando disagi persino al traffico aereo di Fontanarossa, dove alcuni voli sono stati dirottati a Comiso e Palermo. Un fenomeno, ribattezzato “Lupa” dai pescatori, che solitamente interessa solo fasce di territorio prossimali alla costa: basta spostarsi di pochi chilometri verso l'entroterra per tornare ad apprezzare un ampio soleggiamento.
La nebbia marittima è un tipico segnale dell'avvento della stagione primaverile. I banchi di nebbia si generano quando in un prevalente contesto anticiclonico, contraddistinto da subsidenza e scarsa ventilazione, aria calda e umida scorre lentamente al di sopra di una superficie marina che, in questo periodo dell'anno, si mostra decisamente più fredda (16/17°C). I banchi di nebbia possono raggiungere le località costiere soprattutto nelle ore diurne, quando è massimo il gradiente termico aria-acqua e si attivano i venti di brezza che soffiano verso la terraferma. La densità delle nebbie può variare da un tratto all'altro e dipende dall'umidità assoluta dell'aria, ossia dal contenuto d'acqua, e dalla dimensione delle goccioline: in particolare, la visibilità si riduce all'aumentare dell'umidità e al diminuire del diametro delle particelle.